Passa ai contenuti principali

Una Guerra Che Diviene Pace.




Cari Amici,
da quando ho iniziato il mio personale percorso di Guarigione spesso mi è capitato di leggere o sentirmi dire: 

"Sei un Guerriero" o ancora "Tu -come altri- stai combattendo una dura prova, la Guerra è dura e devi vincere" ed ancora "Devi Lottare contro la Stronza (così viene spesso soprannominata la mia patologia...)!".

E così condizionato  in parte dall'ambiente ed in grossa parte dal mio modo di essere ho iniziato a fare ciò che mi veniva suggerito/avevo imparato: Lottare, Lottare con tutte le mie energie mentali e fisiche. 
Ho allenato le mie gambe, imparato nuovamente a masticare, a deglutire, a parlare e così via. Il tutto con tenacia e determinazione e quando il mio corpo dimenticava qualche funzione io aumentavo le energie da dedicare alla mia personale Guerra.

Certo al mio lottare si è affiancata anche l'accettazione degli eventi e quasi mai lo scoramento ha preso il sopravvento dentro di me. 

Per per molti anni perciò il mio approccio è stato il seguente:

Accade un evento --> Lo Accetto --> Reagisco e Combatto --> Continuo nel mio percorso di Vita.

I risultati di tale schema di azione è stato - è un mio parere personale- molto funzionale e Tanto mi ha aiutato. 
Ma nel corso della Vita si apprendono nuove nozioni, si sperimentano nuove vie ed infine si "Cambia Pelle".

E così - a seguito di un recente ricovero in una clinica di medicina ayurvedica in India- sono venuto a contatto (anche se molto parziale...) con una filosofia di Vita molto diverso dalla mia. La cosa (per me) incredibile è stata che sin dal momento del primo incontro con il Medico la mia malattia quasi non esisteva. 
Certo vi erano dei danni, certo qualcosa non andava ma a tutto si poteva porre rimedio.
Come fare tutto ciò? Disintossicando il corpo, permettendo ai miei organi di funzionare in maniera ottimale ma quello che ho compreso solo dopo il mio ricovero che la cosa che più mi avrebbe aiutato era smettere di lottare. Accettare gli eventi e essere un Guerriero non era più sufficiente.

Ho così elaborato un pensiero tutto mio e ve lo espongo.

Dato un problema io posso accettarlo e reagire adattandomi: sinceramente funziona e Molto Bene.

Oppure dato il medesimo problema posso semplicemente non vederlo. Questa non vuole essere un modo per "fare lo struzzo" ma bensì di una presa di coscienza interiore e fisica così profonda tale per cui qualsiasi cosa accada essa è parte di me. Nulla di più.

Il mio nuovo modo di pensare mi porta pertanto a dire che:

Accade un evento --> Continuo nel mio percorso di Vita consapevole di quanto accaduto..

Le due fasi intermedie:  Accettare --> Reagire e Combattere, non mi "servono" più.


In fin dei conti credo che tutto sia più semplice se mi prefiggo come obiettivo quello di  creare armonia e pace dentro di me, anzichè trasformarmi in un Guerriero contro una parte di me stesso. 😊💚

Come sempre, ti ringrazio per aver letto questo post e se ti è piacuto, condividilo con le persone a te care: Grazie se lo farai.

Buona Vita, Claudio 😊




Commenti

  1. Stupendo Pensiero.
    Grazie di esistere Claudio, e grazie all' Universo che ci ha fatto conoscere. Io e Fabrizio siamo grati di questo. Con grande affetto.
    Mara

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Auguri e pensieri in libertà.

Cari Amici, è quasi Natale e la Vita, anche quest’anno, mi concede la possibilità di scrivere questo messaggio: che meraviglia. 💚 In questo momento mi trovo nella mia camera da letto, sono seduto alla scrivania e le mie dita scorrono Veloci sulla tastiera e lettera dopo lettera metto in Bella i miei pensieri. Se mi soffermo su dove mi trovo e su cosa riesco a fare posso affermare con assoluta certezza che ho già ricevuto il mio Dono di Natale: il Tempo, molto Tempo. Mi sorge così spontaneo il domandarmi su come io abbia usato il Tempo che mi è stato regalato e andando a cercare tra i ricordi osservo come in questi mesi mi sono dedicato a tre cose in particolar modo: Far mio il momento presente; Progettare il Domani con la consapevolezza che nel Domani non è detto che io vi sarò; C omprendere che so di non sapere. Nel mentre ho lavorato molto, ho vissuti istanti indimenticabili con i miei Amici o la mia famiglia, ho viaggiato, mi sono Innamorato co

Elogio del Niente.

Cari Amici, cosa osservate di particolare nella foto qui sopra? ...credo che potreste affermare: Niente! E poi quando incontro Amici o Clienti che non vedo da un po' alla domanda "...hai novità?" spesso mi sento dire: " Niente di particolare...tutto procede come sempre".   Ed ancora alla domanda "Cosa farai oggi?" talune volte mi viene risposto: "Niente!". Ecco tre semplici esempi tratti dal mio Vissuto quotidiano che mi hanno fatto riflettere e molto. Se ci fermiamo a riflettere con attenzione nella foto possiamo osservare un deserto, l'azzurro del cielo ed ancora la vegetazione che, con fatica, cerca di Vivere in questo ostile ambiente. Eppure in un primo istante avremmo potuto dire: "Niente!". Partendo da questo spunto ho avuto occasione di rilevare come spesso, purtroppo troppo, le parole Niente! o Nulla! fanno parte del nostro quotidiano.  In un certo qual modo quando ci fermiamo a riflettere su cosa ci circonda

:-) Un anno in più :-)

Cari amici, eccomi qui a festeggiare: 39 anni , una bella età. Il tempo scorre rapidamente ed io sempre più divento (o almeno faccio il possibile) quell'uomo maturo ed adulto che solo una decina di anni fa' desideravo diventare. Ma in definitiva cos'è un compleanno?? Per curiosità ne sono andato a ricercare le origini storiche ed ho scoperto che per quanto sia pressochè impossibile stabilire quando tale usanza ebbe inizio, si pensa che questo giorno di festa sia nato nel periodo dell'Antico Egitto, in cui si era soliti festeggiare la nascita del Faraone. E la candeline?? Alcuni autori indicano che sugli altari di Artemide, nell'antica Grecia, venivano poste delle torte con delle candelina accese in onore del compleanno della dea, il sesto giorno di ogni mese. Ma tornando al mio quesito potrei rispondere che un compleanno è spesso quell'evento in cui ci si confronta con se stessi, in cui si fanno bilanci del passato e propositi (spesso buoni) per il fu