Cari amici,
rieccomi. E' da qualche settimana che non scrivo più i miei pensieri ma complici il lavoro, il quotidiano ed i molti spostamenti per le mie cure ho dovuto trascurare il mio amato blog.
Il titolo di questo post come avrete letto è: Silenzio.
Il Silenzio sotto il profilo strettamente linguistico rappresenta una condizione in cui vi è assenza di perturbazioni sonore.
Il Silenzio è spesso difficile da ritrovare nel quotidiano ed in uno stupendo passo contenuto in un Suo libro, Tiziano Terzani ne esaltava la magia.
Io , per motivi di vita privata e lavoro, per molti anni ho vissuto immerso nel Suono e nelle parole ma via via sono andato alla ricerca di Silenzio. Solamente nell'assenza dei suoni e di stimoli esterni ho avuto modo di potermi meglio concentrare ed in un certo qual modo poter ascoltare la parte spirituale che - io come tutti noi- ho.
Ma ora voglio parlarVi di una mia recente esperienza di Silenzio, esperienza che tanto mi ha spaventato quanto mi ha fatto riflettere.
Partiamo dai fatti.
Mercoledì scorso (22.03.2017) mi alzo alla solita ora e sapevo che mi avrebbe atteso una giornata impegnativa. Tanto lavoro oltre a due importanti appuntamenti: un pranzo ed una cena con alcune persone a me molto care.
Mi sono svegliato sereno e con buone energie ma qualcosa non funzionava a dovere. Faccio colazione, eseguo le prime chiamate di lavoro e poi d'improvviso cado in Silenzio.
Vi domanderete cosa sia accaduto, ebbene per qualche misterioso motivo il mio centro di coordinamento della parola era andato in black out: non parlavo più o meglio non riuscivo più ad articolare le parole. Silenzio.
Era la prima volta che mi accadeva e così per poco meno di mezz'ora non ho potuto comunicare con nessuno: improvvisamente non potevo più parlare.
E seppure io sia abituato alle bizzarrie del mio corpo, Vi confesso che ho provato una sensazione di paura e scoramento. Sapevo in cuor mio che tutto sarebbe tornato a posto, ma non nego che tutto ciò mi ha spiazzato.
Vedete da molti mesi a questa parte ho imboccato a livello mentale un percorso di guarigione interiore, con l'obiettivo finale di guarire definitivamente e così un episodio come quello accadutomi nell'immediato ha minato la mia fiducia nella guarigione.
In quella mezz'ora ho subito immaginato di vivere "un'anteprima" di un futuro in cui non potrei più comunicare oralmente ma quasi subito ho anche cercato di trovare che cosa dovessi imparare da questo episodio.
Ci ho riflettuto sù e ad ora affermo che non solo dovevo comprendere quanto meravigliosi siano i Doni che quotidianamente mi da' la vita mi offre ma anche e soprattutto che è giunto il momento di compiere un'ulteriore metamorfosi: dedicarmi all'Ascolto.
Mi spiego meglio.
Io da sempre ho l'abitudine di ascoltare -adoro farlo- ma altrettanto adoro parlare e condividere le mie esperienze e/o competenze. Tutto questo è sicuramente ottimo ma se io ho ed avrò la capacità di ascoltare ancor di più, ebbene così facendo raggiungerò più velocemente il mio obiettivo: GUARIRE!
Affermo questo perchè per vincere questa affascinante Sfida sento di dover imparare ancora molto ed anche grazie ad un attento ascolto riuscirò a migliorarmi ed a colmare le molte lacune che oggi sento di avere.
Da questo episodio ho poi contastato come la sensazione di paura che lì su due piedi ha fatto capolino, si sia dissolta nell'arco di pochi minuti permettendomi così non solo di ripartire e vivere la mia bellissima giornata ma anche facendomi comprendere come la mia capacità di distaccamento dalle funzioni fisiche si sia pressochè compiuta.
E questa -direi- è un'OTTIMA notizia!! :-)
Qualche tempo fa' lessi le parole di Rita Levi Di Montalcini:
" Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente" ed ebbene oggi posso affermare di averle fatte mie.
Avanti, sempre. Questa è la Vita :-).
Scritto ciò Vi ringrazio per avermi letto e grazie se vorrete condividere questa mia esperienza con i Vostri amici.
Vi abbraccio e BUONA vita a tutti noi :-).
Ciao ed a presto, Claudio.
rieccomi. E' da qualche settimana che non scrivo più i miei pensieri ma complici il lavoro, il quotidiano ed i molti spostamenti per le mie cure ho dovuto trascurare il mio amato blog.
Il titolo di questo post come avrete letto è: Silenzio.
Il Silenzio sotto il profilo strettamente linguistico rappresenta una condizione in cui vi è assenza di perturbazioni sonore.
Il Silenzio è spesso difficile da ritrovare nel quotidiano ed in uno stupendo passo contenuto in un Suo libro, Tiziano Terzani ne esaltava la magia.
Io , per motivi di vita privata e lavoro, per molti anni ho vissuto immerso nel Suono e nelle parole ma via via sono andato alla ricerca di Silenzio. Solamente nell'assenza dei suoni e di stimoli esterni ho avuto modo di potermi meglio concentrare ed in un certo qual modo poter ascoltare la parte spirituale che - io come tutti noi- ho.
Ma ora voglio parlarVi di una mia recente esperienza di Silenzio, esperienza che tanto mi ha spaventato quanto mi ha fatto riflettere.
Partiamo dai fatti.
Mercoledì scorso (22.03.2017) mi alzo alla solita ora e sapevo che mi avrebbe atteso una giornata impegnativa. Tanto lavoro oltre a due importanti appuntamenti: un pranzo ed una cena con alcune persone a me molto care.
Mi sono svegliato sereno e con buone energie ma qualcosa non funzionava a dovere. Faccio colazione, eseguo le prime chiamate di lavoro e poi d'improvviso cado in Silenzio.
Vi domanderete cosa sia accaduto, ebbene per qualche misterioso motivo il mio centro di coordinamento della parola era andato in black out: non parlavo più o meglio non riuscivo più ad articolare le parole. Silenzio.
Era la prima volta che mi accadeva e così per poco meno di mezz'ora non ho potuto comunicare con nessuno: improvvisamente non potevo più parlare.
E seppure io sia abituato alle bizzarrie del mio corpo, Vi confesso che ho provato una sensazione di paura e scoramento. Sapevo in cuor mio che tutto sarebbe tornato a posto, ma non nego che tutto ciò mi ha spiazzato.
Vedete da molti mesi a questa parte ho imboccato a livello mentale un percorso di guarigione interiore, con l'obiettivo finale di guarire definitivamente e così un episodio come quello accadutomi nell'immediato ha minato la mia fiducia nella guarigione.
In quella mezz'ora ho subito immaginato di vivere "un'anteprima" di un futuro in cui non potrei più comunicare oralmente ma quasi subito ho anche cercato di trovare che cosa dovessi imparare da questo episodio.
Ci ho riflettuto sù e ad ora affermo che non solo dovevo comprendere quanto meravigliosi siano i Doni che quotidianamente mi da' la vita mi offre ma anche e soprattutto che è giunto il momento di compiere un'ulteriore metamorfosi: dedicarmi all'Ascolto.
Mi spiego meglio.
Io da sempre ho l'abitudine di ascoltare -adoro farlo- ma altrettanto adoro parlare e condividere le mie esperienze e/o competenze. Tutto questo è sicuramente ottimo ma se io ho ed avrò la capacità di ascoltare ancor di più, ebbene così facendo raggiungerò più velocemente il mio obiettivo: GUARIRE!
Affermo questo perchè per vincere questa affascinante Sfida sento di dover imparare ancora molto ed anche grazie ad un attento ascolto riuscirò a migliorarmi ed a colmare le molte lacune che oggi sento di avere.
Da questo episodio ho poi contastato come la sensazione di paura che lì su due piedi ha fatto capolino, si sia dissolta nell'arco di pochi minuti permettendomi così non solo di ripartire e vivere la mia bellissima giornata ma anche facendomi comprendere come la mia capacità di distaccamento dalle funzioni fisiche si sia pressochè compiuta.
E questa -direi- è un'OTTIMA notizia!! :-)
Qualche tempo fa' lessi le parole di Rita Levi Di Montalcini:
" Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente" ed ebbene oggi posso affermare di averle fatte mie.
Avanti, sempre. Questa è la Vita :-).
Scritto ciò Vi ringrazio per avermi letto e grazie se vorrete condividere questa mia esperienza con i Vostri amici.
Vi abbraccio e BUONA vita a tutti noi :-).
Ciao ed a presto, Claudio.
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