Cari amici,
chi tra Voi, ha avuto modo di leggere altri miei post, spesso vi racconto che la malattia è stata per me (e lo è tuttora) non solo negativa ma che anzi essa mi ha dato modo di crescere e di riappropriarmi della mia vita.
Ciò premesso dovete sapere che spesso -prima di addormentarmi- sfruttando il silenzio della mia camera passo un po' di tempo a pensare e così qualche sera fa' mi sono chiesto perchè io continuassi a ritenere la malattia quale artefice del cambiamento che ho vissuto e sto vivendo . Se infatti quanto accadutomi è parte della vita, allora non è stata la malattia ad avviare il processo di cambiamento ma bensì la Vita stessa.
Questo semplice pensiero mi entusiasma e mi permette di vedere il mio futuro in maniera più serena, e vi spiego il perchè.
Il processo di rimozione della malattia dalla mia mente ,di cui vi avevo parlato in un mio post, era ed è un processo mentale costruito " a tavolino". Se ,infatti, io dedico del tempo a rimuovere il pensiero della malattia, ciò vuol dire che la malattia esiste.
Al contrario se faccio mio il pensiero che salute e malattia null'altro sono se non parte della vita beh tutto diventa più semplice.
Essendo finalmente "libero" dal tentare di reagire (o eliminare) a qualcosa che mi è accaduto posso godermi ancora meglio ciò che quotidianamente vivo: le chiaccherate con gli amici o con i clienti, le serate spese a pc a lavorare o a svagarmi, i miei pasti sempre più lenti e tranquilli e tante altre belle cose.
E così ,senza ansie, alla Mia Vita integro il lavoro ed i rapporto sociali e faccio tutto ciò ascoltando me stesso, il mio corpo e le mie energie.
Certo NON tutto è magico...ascoltare il mio corpo -ad esempio- mi porta a dover rinunciare ad incarichi di lavoro o a dovermi "isolare" un po'. Capita -quindi- di perdere amici o clienti che (giustamente) faticano a capire questo mio nuovo stile di vita.
Questo ovviamente mi dispiace, ma ritengo che anzichè seguire la mia ragione, sia meglio seguire il mio istinto...la mia "pancia"!
E poi io non voglio isolarmi, tutto il contrario!! Voglio immergermi sempre più nella vita, gioire del particolare e dell'istante ma per fare tutto questo ho bisogno di energie e quindi sono costretto a fare delle scelte...tutto qui!
Chiudo condividendo con Voi un mio desiderio e cioè quello di cercare di eliminare dalla mia vita la dualità alla quale io (ma forse un po' tutti) sono abituato.
Bene/male, salute/malattia, vita/morte etc etc sono semplicemente parte di quell'insiema chiamato vita e quindi se -con il passare dei mesi o degli anni- riuscirò a superare la dicotomia del mio modo di pensare ritengo che meglio potrò vivere il mio tempo .
Questa, per me, è una sfida ambiziosa e molto difficile ma provo a far mio un aforisma che dice : "Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo".
Ps: come sempre se il contenuto di questo blog vi è piaciuto, condividetelo con le persone a voi care...e GRAZIE se lo farete!! :-)
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