Cari amici,
è passato quasi un mese dal mio ultimo post, ma sto vivendo un periodo di profondo cambiamento e così il tempo per scrivere si è ridotto un po'.
Come ho avuto modo di scrivere in precedenti occasioni, mi piace vedere la mia malattia come un'opportunità di accrescimento spirituale e di riscoperta del mio vero io.
Ciò premesso nell'ultimo mese ho vissuto momenti belli,entusiasmanti ed alcuni meno belli.
Fisicamente, ogni tanto, le gambe danno veramente fastidio. Io però sto diventando bravo a vivere radicato nel momento presente e quindi passata la crisi , tutto torna come prima.
Sotto il profilo prettamente personale sto avviando un profondo mutamento del mio modo di pensare e vivere..e soprattutto sto eradicando (con enorme fatica!) la malattia dalla mia testa: mi spiego meglio.
Da due anni e otto mesi a questa parte, frequentando gli ospedali, parlando con altre persone malate o con chi mi cura è accaduto che la malattia non solo ha minato il mio fisico, ma è anche entrata dentro di me, nei miei pensieri e nel mio io più profondo.
A seguito di questa "contaminazione mentale" della malattia, ho iniziato a riprogettare una vita futura in funzione dei miei possibili guasti futuri.
Ma così facendo, per un mix di paure e desiderio di non vivere (ulteriori) sconfitte (o forse meglio perdite) mi sono detto e convinto che dovevo vivere una vita solo in funzione della malattia e poco più.
Quindi poco lavoro, meno progetti ed un progressivo allontamento da ciò che ero prima di ammalarmi.
Ma siccome tutto cambia, ed il pensiero muta anch'esso , nel corso dei mesi ho iniziato a maturare un pensiero diverso.
E così mi sono detto: "Va' bene la malattia, ok i guasti fisici (che ci sono in maniera inequivocabile) ma nonostante tutto ciò io sono sempre io!!!"
In fin dei conti io -come scrivo spesso- sono il pilota e non devo identificarmi con l'auto (il mio corpo).
E così ho maturato l'idea che pensare (troppo) alla malattia non solo è inutile e rindodante, ma è anche dannoso!! Con questo non voglio dire che bisogna far finta di essere sani, voglio solo dire che non è giusto limitarsi oggi per guasti che avverranno (forse) un domani.
Oltre al tentativo di eradicare dalla testa il pensiero della malattia , ho poi proseguito nel dedicare sempre più tempo a me ed al mio io.
Questi due fattori,combinati insieme mi stanno permettendo di (ri)trovare energie che prima non pensavo di avere e grazie a tali energie posso cogliere le opportunità che a me (come a tutti) si parano davanti settimana dopo settimana.
Sapete mi diventa veramente difficile trasmettere voi cosa provo in questo periodo,ma dovessi concentrare il mio stato d'animo in poche parole vi direi che sempre più "vivo leggero!".
Vi faccio un esempio: spesso la mattina nel fare i primi passi, le gambe incerte facevano correre il pensiero alla malattia ed alle difficoltà che avrei potuto incontrare durante la giornata.
Ora mi alzo e penso al fatto che sono in piedi, ringrazio la vita per il tempo che mi è stato concesso e mi concentro su come meglio spendere la giornata che andrò a vivere...e pace se le gambe tremano.
Vi racconto tutto questo non solo per annoiarvi con la mia esperienza ma anche per dire alle persone che -come me- attraversano una dura prova della vita di RESISTERE e soprattutto di NON cambiare la propria vera essenza. Ciò che ci accade mina il nostro fisico, ma noi siamo fatti anche (e soprattutto) di pensiero e NON dobbiame perdere questa parte noi.
Se la malattia "invade" il nostro fisico, essa non deve "prendere in ostaggio" la nostra mente e condizionarla in maniera eccessiva, altrimenti tutto diventerà tremendamente complicato.
Forse eradicando la malattia dalla mente non guariremo ma, molto probabilmente, vivremo meglio le nostre giornate e questo perchè -nonostante tutte le difficoltà- continueremo a vivere la NOSTRA vita.
Ciò detto -nella mia vita- non tutto funziona come dovrebbe: molte situazioni mi creano ancora ansia, alcune volte la malattia torna anche nei miei pensieri...ma nonostante tutti posso dire di essere ripartito "Più lento, più profondo, più dolce" come scriveva Alex Langer creatore di questo motto in antitesi al "Più veloce, più alto, più forte" dei latini.
Ps: come sempre se il contenuto di questo blog vi piace, condividetelo con le persone a voi care...e GRAZIE se lo farete!! :-)
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RispondiEliminaCiao sono Claudio,ben volentieri. La mia mail è cgiordana[chiocciola]yahoo.it . Buona giornata :-)
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