Cari amici,
rieccomi qui a condividere con Voi qualche mia riflessione, farcita con un po' della mia esperienza personale.
Come scrivevo in precedenti post quando ho iniziato ad avere i miei primi acciacchi oltre al cercare di adattarmi agli eventi, ho dovuto necessariamente rallentare il ritmo e di conseguenza mi sono trovato ad avere più tempo libero.
Con l'abbondare di ore, la mia mente ha iniziato a porsi molte domande e su tutte avevano priorità due interrogativi : " Chi è Claudio"?? e " Qual è il Mio scopo o missione nella vita" ??.
Certo più che domande sono Domandone (degne del miglior quiz di Gerry Scotti ;-) ) e penso che per rispondere a queste due quesiti mi ci vorrà una vita intera.
Ma siccome io sono uno che ama le sfide e dato che da qualche parte dovevo pur iniziare ho iniziato a conoscere la persona che conoscevo meno di tutte e cioè ME.
E così ,dopo avere speso molto tempo per imparare cose, per lavorare e fare carriera nel 2011 ho iniziato a guardare dentro il mio e vi ho trovato molte molte sorprese... ho visto un me fragile che voleva apparire forte, ho compreso che il mio desiderio di far carriera ed "aver successo" era in gran parte dettato da un mio senso di vuoto, ho compreso che la mia incapacità ad amare/essere amato era legato al poco amore verso me stesso... etc. etc.
Facendomi , dunque, un auto-analisi ho scoperto che il mio io era ed è composto da moltissime componenti, alcune armoniche tra loro, altre no' .... in poche parole mi sono reso conto di quanto io sia immenso. E questo non lo scrivo per "darmi delle arie" , ma bensì per riflettere con Voi su quanto noi siamo infiniti ed immensi.
Questo mio pensiero lo trovo spesso espresso in libri o estratti di essi in cui si dice più o meno : " Tu sei infinito" o "Scopri la tua immensità" e devo dire che più mi guardo dentro, e più mi convinco che tale pensiero corrisponde a verità.
Certo è paradossale sapere che io sono finito (nel tempo) e nel contempo credermi infinito (nella mente) ma tant'è ad oggi penso che ciò sia vero.
E quindi il mio consiglio è guardiamo dentro noi, scopriamo che i nostri difetti se declinati in maniera opportuna sono i nostri pregi, ed accorgiamoci che siamo già meravigliosi in maniera naturale...non servono artifizi.
E ancora : nessuno ci è inferiore, nessuno ci è superiore. Siamo tutti esseri umani, tutti uguali e se è vero che tutto ciò che è denaro, carriera e posizione sociale possono permetterci di essere più in alto nella società, è anche vero che quando arriva la sera e siamo soli con noi stessi scopriremo di essere poveri, poverissimi se non avremo curato la nostra anima ed il nostro io.
Già nel 400 Avanti Cristo Socrate scriveva "L'esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale."
Concludo questo post con il dire che il desiderio di guardare dentro di noi è un tema già molto sentito in passato tanto che già sul Tempio di Delfi era iscritto "Γνῶθι σεαυτόν, gnôthi seautón" ovvero conosci te stesso e molti secoli dopo Sant' Agostino nel "De vera religione" scriveva: "Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità".
Ed allora nel salutarvi auguro a me ed a tutti voi un buon viaggio dentro di noi, il biglietto è omaggio e le sorprese saranno certamenti grandi. Un abbraccio enorme e buona vita, Claudio Giordana. :-)
Ps: come sempre se il contenuto di questo blog vi piace, condividetelo con le persone a voi care...e GRAZIE se lo farete!!
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