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Sciopero della fame


Ciao a tutti,
in questi mesi in cui sono stato in ospedale, ho avuto modo di rendermi conto di quanto alcune malattie possano rendere una persona dipendente dalle altre.
Perdere in toto o in parte la propria autosufficienza necessariamente richiede persone che assistano il malato. E così capita che anche la migliore delle famiglie, non riesca o non possa fornire assistenza 24 ore su 24 e così quest'ultima si trova nella necessità di rivolgersi a personale qualificato per essere coadiuvata.
Tutto ciò ha un costo e a seconda delle necessità il costo può essere molto molto elevato.
Qui entra in gioco lo stato sociale ed il servizio da esso offerto.
In un successivo post vi racconterò cosa offre lo stato ad una persona che ,non per sua scelta, si ammala.
Ma torniamo a noi, ad oggi il modello è basato sull'assistenza in struttura dedicata ed è poco incentivata l'assistenza domiciliare.
Orbene in alcune patologie il ricovero ospedaliero è sin eccessivo ed un'ottima assistenza domiciliare può permettere al malato di essere assistito in maniera adeguata.
Questo sistema di assistenza da un lato permetterebbe allo stato un risparmio, basti pensare che un posto letto può arrivare a 70.000 €. per anno mentre un sostegno domiciliare a fatica arriva a 40.000 €. e dall'altro permetterebbe alle famiglie di meglio svolgere la loro opera di assistenza.

Tutto ciò mi porta a condividere le idee che meglio troverete esposte a questo indirizzo:
http://comitato16novembre.blogspot.it/2012/10/sciopero-della-fame-del-comitato-16.html


Pertanto per difendere i diritti miei e soprattutto delle persone che versano in gravi difficoltà di salute ed economica,anche io aderisco allo SCIOPERO DELLA FAME, che avrà inizio in data 21.10.2012.

Compio tale scelta perchè non è possibile rimanere passivo davanti ad un governo che continua a negare cure domiciliari adeguate a tutti i malati gravissimi e a tutti i non autosufficienti. 

Se dopo aver letto questo post,ne condividi il pensiero, ti chiedo la cortesia di condividerlo via mail, via facebook affinchè questa forma di protesta abbia la maggiore visibilità possibile.

Grazie,Claudio Giordana.


Commenti

  1. Ciao Claudio! Ma è possibile che, per poter dare visibilità ad un problema, si debba arrivare a comportamenti così “estremi”?

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