Ciao a tutti, avete mai pensato al significato del verbo accettare ?? A pensarci bene accettare -ad esempio- un dono, non comporta utilizzare quest'ultimo.
Ebbene quando ci si ammala , viene detto che si deve accettare la malattia.
Qui si aprono due scenari accettare quest'ultima o meno.
Più semplice è rifiutarla...ma ciò serve a poco e spesso e volentieri quest'atteggiamento provoca una ulteriore caduta della forma fisica.
Io dopo un rapido lavoro su me stesso ho accettato la malattia e così fra me e me dicevo, voilà è fatta!
Ma vivendo la vita, mi sono accorto che (almeno per me) non è così.
Immaginiamo ora di dover andare in un luogo e per andarvi abbiamo una sola strada. Se lungo il percorso troviamo un ostacolo che ci impedisce di proseguire ,abbiamo due soluzioni tornare indietro o prendere coscienza dell'imprevisto e quindi agire per proseguire nel nostro cammino.
Nel mio caso,come scrivevo anche nei precedenti post, quindi accettare la malattia non era sufficiente ad eradicare la paura di stare male.
Dovevo far sì che ogni crisi non fosse l'inizio di un paio di giorni di paura, di ansie sul futuro etc etc.
Questo passaggio è complesso quanto (se non di più..) accettare la malattia.
Ma in questi giorni di ricovero,grazie anche al costante confronto con altri malati, mi sto impegnando per integrare il mio problema nella quotidianità.
Fare questo non è facile ma è veramente bello andare alla ricerca di questo risultato.
Da quando ho iniziato a pensare che il mio problema fa' parte della mia quotidianità affronto meglio la giornata e questo mi da' un grande senso di sicurezza. Insomma se le gambe tremano, io cerco di non spaventarmi più.
In effetti il ragionamento di cui sopra è razionalmente scontato, ma non così immediato da capire.
In ultimo il mio consiglio è quando nella vita ci si parano davanti delle difficoltà di qualunque genere prima comprendiamole nella loro essenza, poi agiamo per risultare vincenti noi. Cosa ci guadagniamo?? Beh da un lato saremo contenti della nostra vittoria ed inoltre potremo continuare nel nostro percorso di vita.
E poi come scrive Seneca,la VITA è una commedia,non importa quanto è lunga,ma come è recitata.
Buona vita a tutti :-), ciao Claudio Giordana:-)
Claudio,mi permetto di dirti che la soluzione e'unica.Vivi nel qui ed ora.Nn ho al momento malattie serie,sno un marzialista ma vivo nella consapevolezza che ho slo l'oggi e mi godo l'esserci ora.Nn mi aspetto niente dal domani,perche'proiettarmi in momenti che non conosco oggi nn mi serve a niente se non ad allontanarmi dal piacere di vivere adesso.Se ho un ostacolo davanti a me,e' sano trovare una strada diversa.Se combattendo perdo un arto,usero' l'altro..se perdero' una gamba usero' quella che mi rimane e se perdero' tutti gli arti,mordero' e se perdero' tutti i denti ti sputero' e see il.mio nemico mi vedra' senza difese allora avra' davanti la mia anima.Ti assicuro' che scappera'..sia essa malattia,aggressore o belva.E'importante non tanto controllare la realta' quanto trovare strategie per vivere al meglio.Un malato per me e' un supereroe.Fa un allenamento psichico e fisico che.manco Tyson..Buon proseguimento di vita.
RispondiEliminaCiao, grazie mille per il tuo commento!! Concordo in pieno con le tue parole e l'aver imparato a cogliere il momento presente mi ha cambiato la vita!! Buon proseguimento di vita a te e grazie per quanto hai scritto :-) , Claudio.
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